Mia Carissima amica voglio scusarmi della mia assenza e voglio darvi notizie non solo di me, ma anche di qui che è così lontano da dove vi trovate voi.
Questo inverno è gelido, ha nevicato e siamo tutti chiusi nelle nostre case che non sono molto calde per la penuria di combustile ma anche per un gelo che sembra essersi impossessato di noi. Ci sono mariti che senza lavoro ed incapaci di mantenere le loro famiglie si ritengono indegni dell’amore delle loro spose e sono freddi, come questo inverno appunto, verso le loro mogli e figli, quasi a cercare di prepararsi ad essere soli. Ci sono figli che sembrano non riconoscere più i loro padri e le loro madri, hanno una specie di rancore perché li ritengono responsabili di aver loro rubato la speranza o di non sapergliela dare. Ci sono vecchi che sembrano già morti, sembrano essere in attesa solo che si fermi il cuore, per il resto non ci sono già più, poichè continuamente si ripete loro di essere inutili. Ci sono malati crocifissi ad vita finita oppure persone che per la paura di esserlo non vivono ed aspirano a morire sani il che,amica mia cara, vi rileva la nostra immensa paura del tempo e della malattia. Penso accada a causa di una specie di invulnerabilità della quale ci hanno convinti. Con questo freddo noi non capiamo che il tempo non ritorna e che siamo qui per poco, tutti quanti, noi come i nostri cari. Un giorno potremmo rimpiangere di non aver abbracciato chi amavamo, ma fa freddo amica mia cara e stringiamo noi stessi, ci raggomitoliamo come istrici che però basta rigirare per trovare il loro ventre molle. Ci sono poi persone dalle pelle nera e gialla e c’è poi gente che è strana, ma è strano anche gli si voglia cacciare come si cacciano gli animali, mentre agli animali nessuno, non fraintendetemi, fa nulla ma sono addirittura divenuti più cari di un essere umano. Ci sono donne molto sole e per questo molto arrabbiate, hanno paura ad andare per strada perché qui ci sono uomini che si sono tramutati in cani e come i cani si sono fatti credere i migliori amici dell’uomo e si sono fatti prendere in casa. In realtà non sono amici e meno ancora sono amanti: sono solo cani e basta, però di questi vi scriverò ancora dopo. Ci sono mogli abbattute dal destino che sì si sono scelte ma non immaginavano così e ci sono madri che amano comunque ma si sono accorte di aver partorito figli senza cuore o senza cervello o senza spina dorsale o tutte e tre le cose assieme, credetemi che stanno tanto male.
Per le nostre strade, appunto, potete incontrare uomini che sono diventati cani e come i cani annusano le femmine per poi saltargli addosso e potete incontrare uomini che sono diventati gatti e come i gatti si arruffiano, sono molto più puliti ed urbani dei cani, ma comunque come i primi vi annusano e sentono che siete senza calore, senza speranza e vi aspettano all’angolo della via per saltarvi addosso poichè così siete una preda anche troppo facile. Voi non potete gridare aiuto, perché siete senza parole, la voce tace con questo freddo, parlare è uno spreco di energia. Le parole che servirebbero ossia ladro e vergogna, indecenza e pudore, aiuto e pietà ci sono state rubate a piccole rate da giullari e baldracche che ricordano i favoriti di una corte…dei miracoli, però.
Anch’io mi sono chiusa in casa, fra i miei libri. E tengo bene chiuse le imposte per non sentire il rumore degli stivali e i campanelli dei buffoni.
Nevica, cara amica, metallo e sabbia. Si attende un vento caldo e tropicale però, ma si attende anche la fine del mondo che sarà probabilmente la fine dei tempi come abbiamo entrambe studiato. Intanto la neve ci blocca la porta d’ingresso, ma noi non ce ne curiamo, si scioglierà e poi non abbiamo intenzione di uscire. A fare cosa poi? Ad incontrare il nostro prossimo per incontrare noi stessi? Parole di poeti che a loro lasciamo. Fuori fa solo freddo e abbiamo tutto quanto ci serve qui in casa. Per noi gli altri sono pericolosi e sciocchi, a volte una cosa alla volta, a volte contemporaneamente e soprattutto se non la pensano come noi. Per esempio, ci sono state risse su come riscaldarsi e come pulire le strade. Alcuni sostenevano di fare da sè e altri, per lo più gli anziani e quelli davvero molto poveri, che speravano in un aiuto delle persone più giovane ed agiate.
A volte disperati preghiamo, molto spesso per superstizione, troppo spesso per barattare la nostra buona condotta che è anche troppo facile con questo gelo dal quale siamo bloccati in casa. Sempre pensiamo alla vita e abbiamo preso a pensare che non è vita questa perché non abbiamo ricchezze e non abbiamo agiatezze. A volte pensiamo all’amore e a quale amore ci convenga, non siamo disposti a cedere, non possiamo permettercelo attanagliati dalla mano gelida di questo inverno nero.
Passerà, mia cara cara, almeno lo spero e non appena questo gelo si scioglierà spero di raggiungervi per poter ascoltare la vostra saggezza e scaldarmi al calore della vostra pazienza, nel frattempo vogliate accettare le mie scuse per la mia assenza e i miei auguri più sinceri e cari per il vostro compleanno. Possiate per ogni giorno che il buon Dio vi ha concesso su questa terra avere fede in voi stessa, bontà nel vostro cuore e curiosità nel vostro sguardo. Concedetemi talvolta un bel pensiero così che questo inverno mi sia meno gelido, a presto Queen
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