sabato, aprile 25, 2009

Ieri di domani

Vorrei scriverti una poesia per questo giorno ma non sono questi miei giorni, giorni di poesia e le spese le fai tu che ti vedi privata di una poesia che certamente non avrebbe avuto una rima uguale a cuore e amore, forse l'amore è anche essere contenti della privazione. Avrei saputo scriverla una poesia se solo ora fosse stata capace di scriverla, sarebbe stata di immagini come un treno scuro nella notte che attraversa l'Italia e chissà se sapevi dove ti portava davvero, come un mattino di primavera freddo, mentre gocciolava quella pioggiolina fine alla stazione, dopo tanto tempo, come un caffè caldo e il miraggio di una doccia calda, un croissant unto e un rivolo di marmellata, un sorriso... un altro treno è arrivato e ha riconosciuto subito la stazione.
Se avessi scritto una poesia ci avrei messo la mia solita malinconia, del tempo che è passato, delle cose che non ho avuto, forse l'amore è un dettaglio che ferma il tempo come se non fosse mai passato, forse l'amore è l'attesa di quello che si può avere.
se ti avessi scritto una poesia per questo mio giorno, nostro giorno, certamente mi sarei immaginato qualche folle assonanza come la follia di aver deciso questo nostro tempo passato, quello venuto. Una mia poesia non avrebbe risparmiato di farti in qualche modo arrossire scrivendo di corpi e di seni, di desiderio e di piacere, ma forse l'amore è che di tutti i corpi e i seni, i desideri e i piaceri uno solo, il tuo, è il brivido e la commozione ancora come tempo fa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao queen..passo oggi dopo molto tempo..cn un pò di nostalgia lo ammetto.. bello qst post.. un saluto con il cuore.. uli

Queen ha detto...

Ciao Uli, bentornata. Lo trascuro un pò tanto questo blog, lo ammetto. Un caro slauto, a presto