"Quante menzogne vi ci vollero per creare la fiduciosa verità che qui ci presenterete?"
mercoledì, novembre 01, 2006
Per tutta la vita
E' la prima notte di gelo. E' la notte insieme a te. E' la notte delle streghe. Mi alzo a fare una di quelle poche cose che ancora mi piacciono, ossia scrivere. Mi sfilo dal letto, chiudo piano la porta, mi vesto in soggiorno. La luce gialla della lampada, l'ombra lunga degli scaffali, il rumore della macchina. Lascerò quanto scriverò sul computer acceso, lo troverai domattina e lo leggerai sorridendo, mentre io dormirò ancora. Sarai stupita leggendo il titolo: per tutta la vita? Possibile che lei (io!) abbia scritto una cosa del genere? No, amore mio bellissimo, non ho scritto alcunchè di simile, non temere.
Per tutta la vita a cercare l'assoluto, pur sapendo che esso non esiste, amando le cose in cambiamento, cercando di amare questo loro cambiare; così come per tutta la vita ad un passo dal prendere quello che è mio per poi sempre fermarmi per la paura di vincere, della felicità. Per tutta la vita a guardare troppo chiaro e a saperne troppo di cosa è ed insieme a lei sapere troppo chi sono. Per tutta la vita in balia di un oscuro meccanismo astrale, su e giù per treni ed aerei, seduta e in piedi a tavoli di ristoranti, vestita e spogliata in letti più o meno decenti, cercando un solo dettaglio che li renda diversi uno dall'altro. Per tutta la vita sapendo che non è questo ciò di cui ho bisogno e voglio, ma questo passa il convento e per tutta la vita senza mai arrendersi: io almeno ho provato, ci ho sempre provato. Per tutta la vita persone che vanno e vengono e ogni volta di te si portano via qualcosa andando, di loro perdendoli trattieni come un maniaco solo un attimo. Dura tutta la vita la preparazione dell'ultimo momento, ma ora che ho ancora nella mani le forme del tuo corpo e sul collo il calore della tua bocca, il solo morire di cui vorrei parlare è quello su di te.
Adesso tesoro mio fa freddo, così come si è raffredato il tuo caffè mentre leggevi. Ne berrai un altro quando mi sveglierò per non lasciarmi fare colazione da sola. Me ne torno a letto. Ti accorgi, lo so, di quando mi alzo epperò fai finta di dormire, sai cosa vado a fare e per nulla al mondo me lo impediresti; mi chiamerai invece quando tornerò.
E' la notte delle streghe, amore mio lontano, lontano di una stanza, stregami per tutta la vita con questi incantesimi. In tutta una vita ho imparato a distinguere.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento