martedì, febbraio 14, 2006

S. Valentino

"Senti, se tu prendi un avvocato lo devo prendere anch'io ed è una spesa che vorrei risparmiarmi. Te l'ho già detto prepara i documenti e portameli stasera a casa..."
"Uh vengo a vedere la coppia felice...No grazie."
"Li firmerò...Sempre la stessa solfa eh. A questo punto, non fossi di buonumore, ti risponderei: vieni a vedere quello che non abbiamo saputo essere cara."
"Stronza, per il cara eh. Non per il resto, perchè sarà anche un pò colpa tua."
"Mia? Non ero io nel nostro letto a gambe larghe con quel fenomeno da baraccone; però ero io che ho aperto la porta."
"Ah sì il pezzo forte della tua teoria che spiega come sono andate le cose, sì dimenticavo."
"Pren-de- re i fio-ri."
"Cosa?"
"Scrivevo un appunto sul planer. Senti ho smesso di farmi domande e spiegarmi le cose. Anche perchè...come dite voi...c'è evidente nesso fra causa ed effetto."
"Senti non fare la taccagna come al solito, comprale pure qualcosa altro. Ma tu pensa: ti devi scrivere un appunto per ricordarti di prendere i fiori oggi. Taccio va."
"Ahahah questo di te m'è sempre piaciuto."
"Eh. Non possiamo lasciare l'atto di proprietà così com'è, lo capisci o no?"
"Ma perchè?"
"Non farmi dire cose spiacevoli, lo sai perchè."
"Se muoio, intendi? La mia famiglia farà quello che avrò disposto. Cosa credi? Oddio è vero, potrebbero pensare di vendicare l'offesa subita dalla loro consanguinea, in effetti potrresti avere ragione."
"Vendetta non mi pare il termine giusto, e casomai vendicherebbero ben altro, anzi rivendicherebbero."
"Ho ancora due minuti, poi devo andare. Portami i documenti stasera e facciamola finita."
"Devo pensarci ancora , ma comunque non te li porterei stasera."
"E Perchè? Prima hai tanta fretta, pare debba rendere l'anima al bon dio fra un'ora e tu resti in brache di tela. poi no stasera no. Mah"
"Sono sfumature che tu non hai mai capito, impara a rassegnartici anche tu. Non stasera, non è il caso. Casomai domani, sei a casa?"
"Siamo a casa quasi tutte le sere, sai a che ora torno dall'ufficio io? Ti ricordi? Comunque sì siamo a casa."
"Ricordo, ricordo; se fosse per questo ricordo anche cosa dici quando entri dalla porta. Arrivi sorridendo, trenta secondi e viene fuori che hai retto i disastri e i dolori del mondo tutti tu, ed è ovviamente di priorità assoluta rispetto a tutto."
"Va bè in ultimo ne risulterà che hai fatto bene a mettermi le corna, come sempre succede. E prima di arrivare a ciò, riattacco. Chiamami domani per confermarmi se verrai a portarmi ste carte. Scusa, devo andare."
"Sì, ti chiamo domani. Ciao."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ahha solo tu potevi pensare alla festa degli innamoratori in questa maniera. Un saluto da tutte e due, ci vediamo nel fine settimana. Patty

Anonimo ha detto...

sò io ciao a presto