martedì, febbraio 07, 2006

La lettera


In questa notte, fossi un'altra donna, scriverei una lettera d'amore, ma invece mi alzo dal letto per non disturbarti con questa mia insonnia e scrivo davanti al pc in attesa mi venga sonno; e cerco di scrivere una cosa che abbia un filo capace di unire tutte quante le immagini mi vengono alla mente e appunto ne avrei fatto in questo modo una lettera d'amore dove alla fine saresti tu l'amore. Invece mi vengono in mente ricordi e immagini di un tempo tutto alle mie spalle, e mentre li penso si risolvono e si inanellano nel nastro di un film che non sempre parla d'amore, anzi ne parla molto poco ad essere onesti ed obbiettivi. Ma racconta, questo film, di pagine e pagine di domande senza risposta, di domande con una risposta temporanea in attesa di revisione, di domande che era meglio neppure porsi e di quelle che è stato stupido porsi; e così tante domande il cui numero non corrisponde ad altrettante risposte. Questo film racconta di un vuoto, non sempre totale, un vuoto riempito e svuotato e poi ancora riempito e svuotato; potrebbe quasi essere un punto di vista: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? In questo film ci sono fotogrammi di me soltanto, e mi guardo e sorrido con tenerezza ma qualche volta sgomento, talvolta severità e soprattutto curiosità: che cosa facevo? cosa stavo dicendo? cosa mai pensavo? e sorrido ancora come chi la sa lunga.
Provo ancora fare di questa lettera una lettera d'amore e allora ti metto in ogni fotogramma, non sei sempre una persona, ma talvolta sei un oggetto, un momento, un'intuizione.
M'è venuto sonno ora, spengo il pc e me ne ritorno in camera. Dormi nel mezzo del mio letto e dunque finisce che ti debbo per forza svegliare se intendo accalappiare quel pò di sonno che finalmente m'è venuto. Mi svesto e mi stendo in quella che di solito è la mia parte del letto. Mi abbracci nel modo che mi piace con lentezza e decisione: cos'è innamorarsi e quando lo si è?

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