lunedì, dicembre 24, 2007

La Nostra Città

La prima cosa che ti serve di sapere è che questa Città non è meglio di...e neppure peggio di...questa città è un'altra città e basta. Noi non facciamo paragoni, noi non apprezziamo l'essere paragonati, perciò ti consigliamo di scordare quanto hai vissuto e di non pensare che le tue precedenti esperienze tu possa adattarle per capire i nostri costumi. Consideraci tuoi nuovi concittadini in ogni momento, poichè solo così potrai stupirci sempre e sempre noi ascolteremo le tue proposte e le tue necessità; noi faremo la stessa cosa con te. Prima che tu risieda nella nostra città dalle quale sarai sempre libera di andartene, perchè noi crediamo che costringendo in realtà nessuno rimanga, noi ti chiediamo ti rispondere ad alcune nostre domande che sono certamente le tue stesse domande. Noi pratichiamo la giustizia che prevede una pena, tua e nostra, da scontare in egual misura, senza grazia, senza rinvii e proroghe, la sola cosa che possiamo garantirti è che dopo aver scontato la pena mai nulla più altro ti verrà chiesto o detto del reato per cui sei stata punita qualora tu ne avessi commessi entro le mura della nostra Città. Puniamo, inoltre, solo ciò di cui sei responsabile presso di noi, cosa hai fatto prima non è di nostra competenza e neppure una nostra curiosità; ci interessa soltanto se tu vuoi darci esempio di quale cittadino potresti essere, ma non lo riterremo un metro di misura per giudicare la tua permanenza entro i nostri confini, poichè sappiamo di essere altro.
Noi qui crediamo che senza fatica non si ottenga alcunchè, ma nel contempo noi qui sappiamo che tutto è fortuna, specialmente l'amore che tu avrai per la nostra città, di questa fortuna noi siamo consapevoli della sua gratuità e della sua impermanenza, dunque non smettiamo di immaginare, di lavorare e di avere tutto il coraggio che essa ci richiede perchè non è un diritto per quale invece noi dovremmo nulla. Ti chiediamo se saprai trattare bene la nostra città, mentre già noi sappiamo che non saranno poche le volte in cui mancherai nei tuo propositi, dunque noi siamo pronti a rimetterti sul binario, però ci serve di sapere che tu senta la responsabilità di farlo, altrimenti ogni nostro aiuto sarà inutile; e da tempo noi qui sappiamo che non possiamo fare tutto da noi. Noi vogliamo sapere se tu hai fiducia in noi e dunque, qualora le cose che facciamo ti paressero incomprensibili, tu sappia già da subito che non siamo impazziti e meno che meno noi siamo degli imbroglioni. Noi ti avvisiamo che in questa nostra città noi non tocchiamo i corpi per consolazione e solitudine, meno ancora noi lo facciamo per compiacimento, bensì noi qui pensiamo che braccia e gambe possano essere allungati per raggiungere il Cielo, che occhi e orecchie possano essere toccati per sorridere a mezzo di essi a tutti noi ed infine a Dio, noi siamo certi che parlino i seni e le schiene: i primi hanno voce materna, ma non incondizionata, le seconde hanno voce baritonale e spesso sono stanche dal dover portare quando invece dovrebbero essere l'appoggio sul dolce prato del riposo prima del passo nel futuro. A questo punto noi però dobbiamo dirti che in realtà noi non crediamo in passato e futuro, nemmeno nel presente noi crediamo, perchè il tempo per noi non esiste e ne siamo certi perchè per esempio quelle cose in cui crediamo o tu le avrai da sempre o non le avrai mai, noi possiamo soltanto dirti dove per errore il passato te le aveva nascoste, come nel presente ti serviranno per il tuo futuro. Noi ci teniamo a confessarti che abbiamo bisogno di te, pur nella nostra autonomia ed indipendenza, ma che non saremo mai vittime di alcun ricatto e non per orgoglio, ma semplicemente perchè noi siamo liberi e solo in questa condizione, della libertà dal bisogno, che noi siamo certi la nostra città splenderà ancora di più e si aprirà gioiosa a tutti coloro che vorranno abitarci. Noi ti offriamo la certezza di sapere che abbiamo riconosciuto in te non solo noi stessi, ma una buona cittadina che potrà renderci ancora più ricchi e che questa sua bontà ci è fonte di serenità e allegria, solo per questa ragione noi ti chiediamo se tu volessi mai aggiungerti alla nostra città, poichè ti sarà chiaro ormai che noi non apriamo le nostre porte per ospitare infidi servi dei quali pensiamo tutto il male possibile eppure allo scopo di accrescere la nostra cittadinanza li prendiamo lo stesso.
Chiamo questo se vuoi patto, non abbiamo paura delle parole, abbiamo paura delle parole taciute o truccate, spacciate senza pudore come droga a buon mercato. Se accetterai, conoscerai prima la periferia della nostra Città e solo in seguito il centro e la reggia, perchè siamo certi che senza aver davvero visto l'orrore non si può apprezzare la bellezza, che la bellezza sia segno di civiltà e che senza mai aver percorso le strade della periferia, piombare improvvisamente nel centro possa farti pensare di avere da subito assunto cittadinanza presso la nostra Città.
Infine noi ti chiediamo se tu riponi la stessa nostra fede in questi principi; è la sola cosa che ti chiediamo di avere uguale alla nostra, perchè in quel caso noi sapremo di essere amati e di aver ben riposto la nostra fede per la quale noi in realtà già ti amiamo. Ti chiediamo un'altra cosa ancora ossia di scrivere tutto quanto tu pensi, di farlo in questo giorno perchè quello che si fa all'inizio dell'anno, anche qui lo crediamo, lo si farà per tutto l'anno. E se dunque tu scriverai di amare come hai letto la nostra città, tu farai un dono alla fortuna che ti ricambierà per tutto il corso dell'anno come in quelli a venire.

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