martedì, aprile 25, 2006

Amore di parole

Tu mi porti parole, percuoti i sensi con le lettere dell'alfabeto, lusinghi i sogni con gli avverbi, marchi gli attimi con la punteggiatura di un discorso mai terminato, scientemente tenuto in sospeso. Guardi lontano e mi sveli la convenzione che sono le parole, tutte, poi ne impacchetti altre, quelli che inventi e ordini in un tempo di tua invenzione.
Io guardo qui, chino il capo e penso che nulla si può fare contro la follia delle parole. Possono qualcosa solo gli atti e allora io copro il male che tu non lo veda. Io scelgo il pane per la fame. Io canto per il silenzio della morte. Io chiudo per non disperdere. Apro per rinnovare. Alla soglia vigilo. Tu vai non si sa dove, tu vai e ritorni, poi mi dici non c'è altrove senza qui. Io corro senza fiato per arrivare all'altrove prima di te: ecco hai ora l'uno e l'altro. Tu soffri i dolori del mondo e mi mostri la solitudine di ciascuno di noi, infine. Io scuoto la testa, ti passasse per il cervello la mia. Raccolgo la pelle di cartapesta e plasmo un sorriso, taccio un dolore che si muovo dall'alto in basso, dal basso in alto, ti copro il petto e le spalle che per un guerriero sono sempre parti vulnerabili, te le copro di baci e di carezze che un guerriero non dispensa mai. Questo faccio e molto altro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi piacciono tutti e due i post. secondo me sei proprio tu per quanto io ti conosco e ti conosco da tanto. un bacione a te e a lui. fatti viva ogni tanto. patty

Anonimo ha detto...

mah patty sorrido. sì scusa e a presto, grazie della visita