E' il mattino di un giorno di festa. L'aria che entra dalla finestra è quella fresca e malinconica dell'autunno incipiente. Abbiamo steso sul letto la coperta stamattina, in un attimo di pausa. La luce che filtra dalla persiana è brillante, forse è già ora di pranzo.
Penso magari fossi ancora io domani a svegliarmi contro la tua schiena con il tiepido peso del tuo seno sulle mie braccia. Magari non fosse per me innaturale chiamare il desiderio, amore. Magari.
2 commenti:
Te lo hanno già detto, scegli delle ottime fotografie, giusto corollario ai tuoi scritti. In attesa del prossimo racconto un saluto.
filippo
grazie della visita filippo.
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