sabato, aprile 01, 2006

La Mappa della Notte

Scivola dentro me e punta al mio cuore che repentino si scosta per non essere centrato. Esci ed entra da stanze dense di parole visionarie per non affogare le fanstasie e il tocco della dell'artista, la vita, saltimbanco di tristezze e miserie e noia. Mura rivestite di libri e quadri, di evocazioni, ancestrali misteri, laceranti evidenze. Gira ai bordi della solitudine di una bambina, dello sgomento di una donna alla resa dei conti o dell'anima sola come un cane, come lo siamo infine tutti. Batti il ritmo di una stereo all'interno di un auto al semaforo rosso, a tutto volume assordante come poesie recitate, come le parole che hanno offeso in un lontano passato, gli ordini scanditi di un militare che non garantiscono alcunchè. Fermati in una lacrima trattenuta, nella lacrima nera di un ipocrita, nella lacrima rossa di un'amante. Sospenditi nella lacrima secca di chi non ha più tempo, nella lacrima gialla di chi ne ha capito altre misure. Abbraccia alla stessa maniera di un ladro, di un disperato, di un pazzo, di un fraterno amico, di un prete la croce che segna il punto; ed ormai senza più ossa nè carne nè sangue nè respiro nè voce riposa con me.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' sempre un vero piacere leggerla, cara queen. Ma speriamo vivamente che a questo punto, dopo "la mappa della notte", "l'ordine della notte" e " l'ultima notte" lei ci parli anche un pò del giorno.
Con affetto e stima,
I.

Queen ha detto...

ahahahahahah grazie della visita i.